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“Educate a child”: UNHCR e Enel insieme per un programma di sostegno all’istruzione per i bambini siriani

Enel è stata la prima azienda italiana a rispondere all’appello del Segretario Generale delle Nazioni Unite, Ban Ki Moon, nell’ambito del Global Compact dell’ONU.

Il Gruppo, attraverso la sua Onlus Enel Cuore, ha deciso di sostenere il progetto “EDUCATE A CHILD” dell’UNHCR, per garantire l’accesso all’istruzione primaria per le bambine e i bambini rifugiati e sfollati in Siria, per il triennio 2015-2018.

In particolare, il programma prevede 5 ambiti di intervento:

  • contributo economico diretto alle famiglie più disagiate in modo da coprire le spese scolastiche annuali dei propri figli;
  • attività di counseling e di orientamento scolastico;
  • corsi di recupero degli anni scolastici;
  • formazione del personale docente;
  • recupero degli edifici scolastici.


Nell’anno scolastico 2012-2013, grazie a “Educate a Child”, 9.164 bambini rifugiati in Siria, hanno avuto la possibilità di frequentare la scuola.

Con “Educate a Child”, l’UNHCR vuole continuare a garantire l’accesso all’istruzione a questi primi 9.164 bambini e allargare il programma ad altri 200.000 bambini sfollati in Siria nell’arco dei tre anni del progetto.

Il tema educazione è uno degli assi progettuali di Enel in Italia.

È recente l’intervento della Presidente Patrizia Grieco (Presidente di Enel e di Enel Cuore da maggio 2014 a maggio 2020) durante il quale è stato presentato il progetto “Fare Scuola” della Onlus, che prevede una serie di interventi di tipo pedagogico e strutturale in 60 istituti di infanzia e primari su tutto il territorio italiano per un periodo di tre anni.

A questo si aggiungono gli impegni globali di Enel nell’ambito dei Sustainable Development Goals delle Nazioni Unite, ribaditi dall’A.D. Francesco Starace in occasione del Global Compact dello scorso settembre.

Qui l’intervento della Presidente Patrizia Grieco: VIDEO