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I progetti del bando Terre Colte

I progetti del bando Terre Colte

Nove le iniziative finanziate nell'ambito della call 2018

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Sono nove i progetti finanzianti nell’ambito del bando Terre Colte 2018. Nove iniziative che valorizzano il lavoro delle persone, seminando colture e fecondando germogliare la cultura dell’integrazione e della creazione di valore economico e sociale. Questi gli interventi nel dettaglio.

L’iniziativa della Cooperativa Agricola Sociale Agry Social prevede, attraverso il progetto Talenti, il recupero e la messa a coltura di una superficie complessiva di 48 ettari, suddivisa in 3 fondi localizzati in Sicilia, diversi comuni in provincia di Palermo.

Quindici i soggetti svantaggiati coinvolti nel progetto, inseriti in un percorso formativo e sociale e ospitati in gruppi appartamento; al termine del percorso, sono previste 5 assunzioni.

I terreni sono destinati alla coltivazione biologica di vigneti, frutteti e di pomodori e lenticchie, oltre all’allevamento di bufale, bovini e capre.

I prodotti derivanti dall’attività possono essere commercializzati sia in loco sia tramite il consorzio Agrietica, anche grazie all’apertura di un punto vendita a Cefalù.

A completamento progetto, attraverso protocolli d’intesa con le istituzioni locali, è prevista la nascita di una rete di promozione del territorio e dei suoi prodotti.

 

Dettagli

Luogo: Sicilia, provincia di Palermo, comuni di Collesano, Geraci Siculo e Termini Imerese

Associazione: Cooperativa Agricola Sociale Agry Social

Beneficiari: 15

Contributo: 130.000 euro

Anno/Durata: Inizio novembre 2018 - durata 36 mesi

Recuperare le aree incolte a ridosso delle zone urbanizzate e creare un modello sostenibile di filiera produttiva agricolo-sociale che possa valorizzare le colture tradizionali del Salento e le marginalità sociali.

Questo è l’obiettivo del progetto Utilità Marginale della Fondazione Div.ergo-onlus che, attraverso la valorizzazione di 5 diversi fondi situati nella fascia periurbana di Lecce e gestiti dalla cooperativa sociale Filodolio, vuole favorire l’inserimento socio lavorativo di 10 giovani con disabilità mentale.

I terreni sono destinati alla coltivazione di colture tradizionali locali (legumi, fava cicerchia, cece nero e zafferano), colture innovative (micro-ortaggi all’interno di una serra) e piante spontanee con potenzialità commerciali (topinambur).

La distribuzione dei prodotti viene gestita tramite accordi di filiera con altre realtà presenti sul territorio: "Jemma cooperativa di comunità Zollino" per i prodotti sfusi (fave e ceci neri); il portale e-commerce "Passalorto" per la consegna a domicilio presso privati e ristoranti; la società agricola "Terre Lucane" per la trasformazione, e distribuzione tramite i suoi canali commerciali, del topinambur.

Il progetto vuole coinvolgere sia i turisti, con visite guidate all'interno dei terreni incolti, che la comunità locale, con eventi di sensibilizzazione sui temi della biodiversità, delle colture tradizionali e dell’agricoltura sociale e con corsi di formazione destinati a circa 240 soggetti, tra cui anche studenti delle scuole secondarie superiori. Al termine del percorso formativo è previsto per 25 neo-volontari il coinvolgimento in attività progettuali per l’inserimento socio-lavorativo a favore di persone svantaggiate.

 

Dettagli

Luogo: Lecce (LE) - Puglia

Associazione: Fondazione Div.ergo-onlus

Beneficiari: 10

Contributo: 48.000 euro

Anno/Durata: novembre 2018/ durata 24 mesi

L’obiettivo del progetto TERRE AL T.O.P.P. (TERRE ORIGINE di PRODOTTI e PENSIERO) è quello di allestire una "Fattoria Didattica Sociale" in un’area di 9,5 ettari di proprietà del Comune di Termini Imerese, dove è già presente una comunità terapeutica per il recupero di tossicodipendenti.

Il progetto si sviluppa su tre ambiti: produttivo, sociale, didattico.

La fattoria si rivolge alle scuole per creare un collegamento tra le nuove generazioni ed il mondo rurale, anche attraverso un percorso tematico/valoriale e laboratori esperienziali.

In termini di produzione agricola, viene avviata una coltivazione di grani antichi, leguminose e foraggio attraverso metodi produttivi tradizionali, oltre a piante aromatiche e ornamentali e l'allevamento di ovini.

Un ex magazzino rurale diventa sede di laboratori per la trasformazione del latte e per la produzione del miele di ape nera sicula.

Il progetto intende favorire l’inclusione e l’inserimento lavorativo di soggetti fragili, coinvolgendoli sia nell’attività produttiva che nell’attività didattica.

 

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Luogo: Trabia (PA) - Sicilia

Associazione: ISTITUTO DON CALABRIA

Beneficiari: 25

Contributo: 150.000 euro

Anno/Durata: febbraio 2019 durata 48 mesi

L’iniziativa Restart! della Cooperativa Sociale ETNOS prevede il recupero di un’area di 11 ettari di proprietà della Fondazione Exodus in provincia di Enna attraverso la coltivazione di canapa ad uso industriale, di essenze della macchia mediterranea (timo, salvia rosmarino, origano, ecc.) e l’allevamento di asine.

È previsto l’inserimento lavorativo di 14 persone, mentre un immobile presente sul fondo è adibito a struttura accreditata per l’assistenza e il recupero di donne vittime di violenza o in altre situazioni di svantaggio (es. dipendenze) ed è in grado di accogliere fino 14 persone. Al suo interno, anche per un laboratorio per la trasformazione, il confezionamento e l’etichettatura di prodotti coltivati in loco o da altri agricoltori aderenti ad un contratto di rete.

Il coinvolgimento della comunità locale viene reso possibile con incontri di promozione dell’imprenditoria agricola, azioni di animazione territoriale e dalla collaborazione con l’istituto professionale alberghiero di Centuripe nell'ambito del progetto di alternanza scuola lavoro.

 

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Luogo: Centuripe (EN) - Sicilia

Associazione: Etnos Soc. Cooperativa Sociale

Beneficiari: 10

Contributo: 163.330 euro

Anno/Durata: novembre 2018/durata 36 mesi

Il progetto Ri-coltiviAMO prevede il recupero di due fondi, per complessivi 13 ettari, situati nelle Province di Trapani e Palermo, attraverso colture di ortaggi, piante officinali, grani antichi, leguminose e la valorizzazione di un frutteto e un oliveto.

I prodotti vengono commercializzati sia attraverso un modello di filiera corta (eventi, manifestazioni, accordi con mense scolastiche ed enti sanitari), che tramite e-commerce.

Prevista, inoltre, la trasformazione dei prodotti coltivati in conserve e in pasta da destinare a soggetti "gluten sensitivity" (con la supervisione dell’ente di ricerca partner).

È previsto il coinvolgimento di disabili psichici, ospiti delle strutture residenziali gestite da un’associazione partner, di migranti e pazienti oncologici e di costituire, al termine del percorso, una nuova cooperativa.

La platea dei beneficiari del progetto è ampliata anche alle scolaresche, attraverso attività ludico didattiche nei campi, e alla popolazione locale con corsi e seminari di cucina, volti a sensibilizzare su un corretto stile alimentare.

 

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Luogo: Partinico e Calatafimi - Sicilia

Associazione: Rossa Sera società Cooperativa Sociale

Beneficiari: 750

Contributo: 136.670 euro

Anno/Durata: febbraio 2019 durata 48 mesi

Recuperare terre abbandonate mettendo letteralmente "a frutto" le eccellenze del territorio. Il progetto Luna laboratorio rurale rimette a coltura alcuni terreni, per un’area complessiva di un ettaro e mezzo, situati in provincia di Lecce, dove produrre fichi, mandorle e noci, e prevede inoltre l’impianto di alberi di albicocca della varietà di Galatone, un presidio Slow Food.

Oltre alla produzione frutticola e di micro-ortaggi, si vuole contribuire al rilancio della filiera locale della ristorazione e della coltivazione comunitaria dando ulteriore impulso alla produzione di miele e zafferano.

Nelle attività agricole sono impiegati giovani disoccupati, migranti richiedenti asilo e disabili attraverso l’attivazione di 6 tirocini e l’avvio di 2 esperienze di autoimpiego.

Il progetto intende coinvolgere attivamente le comunità locali nella promozione del territorio attraverso la partecipazione diretta dei cittadini ai progetti agricoli di comunità e l’organizzazione di eventi enogastronomici e fiere. Previsto anche un contest nelle scuole per coinvolgere i bambini nella creazione del packaging, percorsi di “turismo esperienziale lento” per la promozione dei prodotti e corsi di formazione in ambito agricolo per 20 persone.

 

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Luogo: Nardò, Nociglia e Galatone (Lecce) - Puglia

Associazione: ITACA

Beneficiari: 10

Contributo: 44.000 euro

Anno/Durata: novembre 2018/ durata 36 mesi

Coltivare lavanda, ortaggi e allevare 10 asine da latte, da impiegare anche per attività di onoterapia e turismo. È il cuore di CO.META, un progetto che recupera un’area di circa 5,5 ettari di terre incolte nel cuore del Parco Nazionale del Cilento.

L’attività prevede di coinvolgere 15 persone svantaggiate, sia stranieri che giovani a rischio esclusione sociale, con l’obiettivo di assumerne stabilmente 5 all’interno di una cooperativa da costituirsi e che possa subentrare alla capofila nella gestione dei fondi a partire dal secondo anno.

Tutti prodotti raccolti sono trasformati all’interno di un laboratorio, per poi venire commercializzati attraverso punti vendita al dettaglio, canali e-commerce, eventi di promozione e degustazione e accordi con reti di vendita (Rete Confcooperative Quidanoi, Rete Agricoltura Sociale Agri Co.Re., Supermercati Coop), oltre a venire distribuiti presso i servizi residenziali gestiti dalla rete locale di imprese sociali.

Per coinvolgere ulteriormente la comunità e rinsaldare il legame con il territorio, sono previsti spazi destinarti all’accoglienza e l’organizzazione di percorsi naturalistici, enogastronomici, culturali e laboratori di sensibilizzazione su tematiche legate all'interculturalità e alla memoria storica.

 

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Luogo: Piaggine (SA) - Campania

Associazione: Capovolti Società Cooperativa Sociale

Beneficiari: 15

Contributo: 132.000 euro

Anno/Durata: 2018/durata 36 mesi

Il progetto Fattoria degli Enotri punta a valorizzare un’area di circa 8 ettari in provincia di Matera.

La zona coltivabile è composta da ulivi, mandorli e viti e da un’area incolta. La superficie oggetto di recupero include anche canali, infrastrutture di viabilità, zone ricreazionali e un’area eventi.

Con la ristrutturazione del Casino Melidoro, un immobile presente nel fondo, si vuole creare un centro di educazione ambientale (CEA) dove organizzare laboratori ed eventi legati alle tematiche ambientali e dove poter allestire anche 12 posti letto.

La gestione di questo progetto è integrata profit/non profit, con l’obiettivo di passare da una società semplice a un’impresa sociale entro 2 anni dall’avvio dell’iniziativa.

La coltivazione, da realizzarsi seguendo le linee guida del WWF alternando i principi dell’agricoltura biologica con le metodologie tradizionali, è orientata alla produzione di olive, uva, mandorle, peperoni, funghi (in serra) e miele (realizzato in un laboratorio didattico di apicoltura).

Il progetto prevede inoltre che una parte del fondo, pari a 0,3 ettari, venga adibita a "orti sociali" gestiti direttamente da persone svantaggiate (anziani, famiglie con problemi di reddito).

L’impresa sociale ha in carico anche la raccolta e il trasporto dei prodotti agricoli, commercializzati sia attraverso la vendita diretta, gruppi di acquisto solidale, negozi e mercatini locali, sia tramite e-commerce e i canali di Terra delle Oasi, un marchio di prodotti biologici provenienti dalle aree gestite dalle Oasi WWF.

Nelle attività progettuali sono coinvolti 4 giovani del territorio, attraverso l’attivazione di stage, e 4 detenuti in esecuzione penale esterna, grazie ad accordi in corso con Uepe (Uffici esecuzione pene esterne). A regime dovrebbero essere assunte stabilmente 4 risorse.

 

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Luogo: Valsinni (MT) - Basilicata

Associazione: WWF Potenza e Aree Interne

Beneficiari: 4

Contributo: 135.000 euro

Anno/Durata: gennaio 2019- durata 36 mesi

Il progetto Tutti in Campo prevede il recupero e la valorizzazione di un terreno incolto nel Comune di Monastir nel Sud Sardegna, attraverso un’attività agricola innovativa, coinvolgendo la comunità locale e favorendo l’inserimento socio-lavorativo di persone svantaggiate.

La peculiarità del progetto è data dalla coltivazione di "lycium barbarum", ovvero le sempre più diffuse "bacche di goji", una varietà originaria della Cina fino ad oggi presente solo in Calabria e Sicilia, avviata dal partner Bentos con la piantumazione di 4.000 esemplari su un ettaro di superficie. Grazie a un contratto di rete con Lykion, partner del progetto, vengono gestiti la distribuzione e la promozione del prodotto, mentre la vendita avviene direttamente "a bordo campo".

Da questo progetto, che permette l’inserimento lavorativo di 15 soggetti svantaggiati, attraverso il coinvolgimento e la sinergia con il territorio, si punta a dare un effetto volano per l’economia locale con ricadute socio-economiche potenziali di notevole importanza. 

 

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Luogo: Monastir (SU) e Cagliari (CA) – Sardegna

Associazione: Solidarietà Consorzio di cooperative sociali

Beneficiari: 15

Contributo: 61.000 euro

Anno/Durata: novembre 2018/durata 36 mesi