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Una comunità per la salute mentale

Una comunità per la salute mentale

Incontro sull’informazione e la sensibilizzazione per la prevenzione dei disturbi mentali giovanili organizzato da Progetto Itaca Napoli con il nostro sostegno.

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La necessità di costruire una comunità capace di educare alla salute mentale coinvolgendo il mondo della scuola, i servizi sanitari, gli enti territoriali e il terzo settore: questi i temi protagonisti della tavola rotonda che si è svolta l’1 marzo, organizzata da Progetto Itaca Napoli con il nostro sostegno e in collaborazione con il Comune di Napoli, il Dipartimento di Salute Mentale dell’ASL Napoli 1 e l’Università Luigi Vanvitelli. 

Numerosi gli spunti di confronto, anche grazie agli interventi di tanti esperti nel settore della salute mentale giovanile e non solo: con questo incontro la Fondazione Progetto Itaca porta avanti la sua azione di promozione della prevenzione per la lotta al disagio giovanile e ai disturbi mentali di ragazze e ragazzi.

Un progetto in crescita

Un’iniziativa che sta superando tutte le aspettative: anche durante la pandemia il progetto Prevenzione Scuola che stiamo sostenendo ha continuato ad andare avanti grazie alle piattaforme online, incrementando il numero dei giovani che hanno potuto accedere al progetto stesso. 

Giovani, che, nelle parole di Felicia Giannotti, Presidente di Fondazione Progetto Itaca, sono entusiasti del progetto:

 

“I ragazzi sono molto partecipi e riconoscenti: intervengono, esprimono la loro gioia di capire, essere informati, avere dei punti di riferimento anche attraverso incontri virtuali. Molti di loro hanno raccontato le loro storie, hanno chiesto aiuto, con la totale comprensione da parte dei loro compagni. Sono anche aumentate le telefonate alle nostre linee d’ascolto, per chiedere informazioni o anche solo per raccontarsi e sentirsi rassicurati, supportati”.

Felicia Giannotti, Presidente Fondazione Progetto Itaca

Sono proprio la scarsa consapevolezza e il pregiudizio a ostacolare una corretta prevenzione dei disturbi mentali giovanili e un intervento tempestivo: per questo, il raggio d’azione della Fondazione si amplia per affrontare il pregiudizio a tutto tondo. “Stiamo mettendo in piedi un progetto che si affiancherà a quello di prevenzione nelle scuole per allargare l’ambito della nostra lotta al pregiudizio, includendo non solo quello verso il disagio psicologico ma tutte le altre forme di pregiudizio. Il progetto si rivolge ai ragazzi e vuole educarli all’uso corretto dei social e di internet”, ha spiegato Giannotti annunciando una delle prossime iniziative della fondazione.

Un obiettivo comune

Ricordando l’inizio della collaborazione con Fondazione Progetto Itaca, Angelica Carnelos, nostro Segretario Generale, ha tracciato una linea di obiettivi comuni: la collaborazione è iniziata nel 2010 con i pionieristici progetti sulla tutela della salute mentale giovanile e l’apertura a Roma delle prime Club House, le aule in cui i ragazzi imparano a socializzare e a essere inclusi a livello comunitario. Oggi i punti cardine sono prevenzione e inclusione:

 

“Attraverso la prevenzione e l’inclusione passa lo sviluppo sostenibile del paese, nello specifico parlando di sostenibilità sociale. Riuscire a informare e a fare prevenzione nelle scuole è molto importante per vincere il pregiudizio su questi temi, portati tra l’altro alla ribalta negli anni della pandemia: nell’ultimo anno la richiesta di cure psichiatriche per i ragazzi sotto i 18 anni è infatti aumentata del 30 per cento”.

Angelica Carnelos, Segretario Generale di Enel Cuore

Prevenire il disagio giovanile

L’urgenza dell’azione di Fondazione Progetto Itaca si fa evidente davanti a questi numeri, che mostrano l’aumento di varie forme di disagio che spesso non sono forme conclamate di disturbo mentale, ma richiedono comunque un intervento per essere affrontate in fase precoce.

Come spiega Gaia Sampogna, Segretaria Nazionale Società Italiana Psichiatri Giovani, le realtà come Progetto Itaca, “aiutano a rompere la distanza e lo stigma tra gli operatori della salute mentale e i giovani”. 

Nel corso dell’evento è emersa dalla viva voce degli operatori della salute mentale la necessità di creare connessioni con i giovani attraverso azioni di prevenzione. Anche Matteo Marcatili, psichiatra dell’ospedale San Gerardo di Monza, mette in evidenza l’importanza e il ruolo di realtà come questa che “colma un vuoto tra la neuropsichiatria infantile e la psichiatria: in mezzo c’è una terra di nessuno in cui ricade l’età adolescenziale, molto delicata e in cui Fondazione Progetto Itaca agisce con un occhio molto lungimirante”.

 

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