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Le “SFIDE” al fianco di EMERGENCY: Salute Femminile, Inclusione, Diritti ed Equità

Le “SFIDE” al fianco di EMERGENCY: Salute Femminile, Inclusione, Diritti ed Equità

Garantire cure gratuite a persone in difficoltà, donne e bambini negli ambulatori di Ponticelli e Castel Volturno.

 

Incontro, cura e dialogo per garantire presidi e punti di riferimento sanitario nelle aree più fragili del Paese: è questo l'obiettivo del progetto S.F.I.D.E. che sosteniamo al fianco di EMERGENCY, in particolare negli ambulatori del quartiere Ponticelli a Napoli e di Castel Volturno, in provincia di Caserta. Assistenza gratuita, attività di prevenzione, cure pediatriche, ginecologiche, supporto psicologico, orientamento e mediazione linguistica sono alcuni dei servizi che EMERGENCY, con i suoi team qualificati e multidisciplinari, offre a persone in difficoltà, specialmente donne e bambini migranti.

Il primo aiuto

In Italia sono attivi e presenti numerosi servizi sanitari, ma spesso le persone che EMERGENCY aiuta non ne sono a conoscenza. Per questo gli ambulatori allestiti nell’ambito del progetto sono il primo punto d’incontro tra i pazienti e la sanità italiana, dove l’obiettivo finale è far capire a ogni persona come essere più autonoma.

Mediatori culturali, medici, infermieri e psicologi cercano di dare una prima risposta ai bisogni di queste persone, la prima assistenza socio-sanitaria. Poi li orientiamo verso i servizi presenti sul territorio per rendere ogni paziente più autonomo nel gestire la propria salute.”

Andrea Belardinelli, Coordinatore progetto S.F.I.D.E.

L’autonomia nasce dalla maggiore conoscenza di una nuova cultura e del territorio in cui vivono. “Non sanno come difendere i loro diritti, non sanno che queste cure e la salute, qui, è un diritto, e non sapendo parlare bene la nostra lingua non sanno comunicarlo”, racconta Dino Rossi, Mediatore culturale Ambulatorio Ponticelli. Molte volte, aggiunge, alcune patologie diagnosticate si sarebbero potute evitare con una giusta prevenzione, ed è anche su questo che il progetto investe molte delle sue energie.

Bisogno sanitario e di comunicazione

Sebbene questo progetto nascesse soprattutto per migranti, gli ambulatori hanno visto entrare molti connazionali in situazione di difficoltà. “Persone da Salerno, pazienti provenienti da tutta la Campania, italiani e non”, spiega Dino Rossi che ha riscontrato una grande e inaspettata maggioranza di pazienti donne: “solitamente i migranti sono a maggioranza di sesso maschile, ma qui supportiamo tantissime donne dell’est Europa, della Nigeria, vittime di tratta e di violenze, problematiche ostetriche, ginecologiche.”

Tra i passi avanti nel sostegno a queste persone, uno dei più noti riguarda la salute dei più piccoli: dal 17 marzo 2022 i bambini delle famiglie extracomunitarie campane hanno diritto a un pediatra gratuito, un risultato che arriva dopo aver assistito più di 700 bambini tra gli 0 e i 3 anni. Ma qual è l’ostacolo più grande sul quale occorre lavorare per aiutare sempre di più queste persone? La comunicazione, le persistenti barriere linguistiche e culturali.

“Questa situazione potrebbe essere agevolata da mediatori linguistici culturali specializzati in campo sanitario su tutto il territorio nazionale, che favoriscano la comunicazione in entrambi i versi, dal paziente verso la struttura sanitaria e viceversa.”

Dino Rossi, Mediatore culturale Ambulatorio Ponticelli

I mediatori culturali svolgono un ruolo fondamentale: informano i pazienti, li aiutano ad accedere al Servizio sanitario nazionale, li accompagnano in caso debbano sottoporsi a visite o esami specialistici presso le strutture pubbliche, appianando le difficoltà linguistiche, culturali e amministrative.